Nuova Kawasaki ZX-4R

Viene introdotta la piccola sportiva 400 cc in tre versioni. Potenza di 80 cavalli, 15.000 giri, 4 Riding Mode e sospensioni evolute. Arriverà nel mercato europeo in autunno

Non si può dire che sia una sorpresa al 100% perché da almeno un paio di anni la inseguivamo e ne aspettavamo l’ingresso sul mercato: Kawasaki annuncia l’introduzione della piccola Ninja ZX-4R che arricchisce la sua famiglia Supersport con un modello che si annuncia parecchio interessante, anche perchè – come per altri modelli della Casa di Akashi – viene affiancata da versioni più ricche: Ninja ZX-4R SE e Ninja ZX-4RR. L’introduzione sul mercato a livello mondiale è prevista per febbraio 2023. Il modello però arriverà nel mercato Europeo in autunno.

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La base ciclistica, con un telaio a traliccio in acciaio ad alta resistenza e interasse da 1.380 mm, è in parte ispirata a quella della Ninja ZX-25R commercializzata nei mercati asiatici e non importata in Europa, ma il motore a quattro cilindri arriva ad erogare ben 80 cavalli. Si tratta infatti di un’unità evoluta e moderna DOHC a 4 cilindri in linea raffreddato a liquido da 399 cc, ZX di Kawasaki, in grado di erogare una potenza massima di 57 kW (77 CV) e con air box in pressione una potenza di 59 kW (80 CV) con regimi di rotazione che possono arrivare a 15.000 giri e cambio a sei rapporti. Un livello di potenza che la pone circa 20 cavalli più di alto della sua antenata degli anni ’90 e che prelude a un certo divertimento nella guida allegra specie se accoppiato a regimi di rotazione elevati. Ma non sono stati dichiarati, per adesso, i regimi di potenza e coppia massima.

Sono presenti 4 riding mode integrati che uniscono le funzionalità KTRC (Kawasaki Traction Control) al Power Mode: Sport, Road, Rain e Rider, quest’ultimo configurabile dal pilota.

Moto guzzi i primi cento anni

I primi Cento anni di Moto Guzzi

Una rapida carrellata dei modelli più significativi dei primi cento anni della Casa di Mandello e una serie di articoli che riguardano moto, personaggi e piloti di Moto Guzzi

Esattamente 100 anni fa, era il 15 marzo del 1921, Carlo Guzzi e Giorgio Parodi fondarono a Genova la “Società Anonima Moto Guzzi” per “La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all’industria metalmeccanica”.

Come simbolo venne scelta l’aquila ad ali spiegate

, in memoria del compagno d’armi Giovanni Ravelli. I tre erano stati insieme nel Servizio Aereo della Regia Marina e lì avevano sviluppato l’idea di dedicarsi, a guerra finita, alla costruzione di moto di concezione innovativa. Ravelli morì nel 1919 durante un volo di prova e i due amici vollero ricordarlo col simbolo dell’arma aerea.

La fabbrica venne aperta a Mandello del Lario e il primo modello prodotto fu una monocilindrica di 498 cc con valvola d’aspirazione sopra lo scarico e volano esterno.
Quel motore a cilindro orizzontale costituì la base concettuale per i modelli di serie fino agli anni Sessanta.

Nel 1924 arrivò la prima monocilindrica 500 a quattro valvole e albero a camme in testa: fu la vincitrice del primo campionato europeo.

E proprio nelle competizioni la Moto Guzzi iniziò a dare il meglio di sé subito dopo, quando alle monocilindriche di serie affiancò moto da corsa meccanicamente sempre più raffinate. Dalla monocilindrica 250 alla bicilindrica a V di 120°, dalle due, tre e quattro cilindri sovralimentate, alla quattro cilindri in linea albero in testa per rivaleggiare con Gilera e MV Agusta. Fino alla straordinaria 500 V8 del 1955.

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